Progettare fabbriche
Campodarsego, 2010 - 2015
Il lavoro che da circa dieci anni stiamo elaborando nella sede Carraro Spa di Campodarsego consiste nella rilettura di un’opera eseguita nel 1968 dall’architetta friulana Gilda D’Agaro, figura singolare nel panorama veneto, allieva di Carlo Scarpa e di lui collaboratrice in alcune opere veneziane. Lo stabilimento sorge nell’ambito della centuriazione romana dell’alto padovano, territorio caratterizzato da ampie aree agricole e piccoli centri abitati fra cui il vicinissimo paese di Borgoricco dove sorge il Municipio di Aldo Rossi. Il nostro incarico è stato (e continua ad essere) quello di completare ed ampliare un’opera del contemporaneo: la sede storica dell’azienda metalmeccanica che produce assali e gruppi di trasmissione. La volontà del committente di allora, con Gilda D’Agaro, e della generazione successiva di oggi, con il nostro studio, è quella di voler dialogare con gli architetti in quanto interlocutori privilegiati a proporre, progettare e definire luoghi di lavoro dove la qualità dello spazio sia l’elemento connotante di ogni scelta di ammodernamento. Progettare in un tale contesto è stato per noi motivo di ricerca e di confronto, di rilettura di un progetto complesso che all’epoca fu guidato da scelte ben precise di linguaggio e di uso dei materiali. L’architettura dell’edificio fu concepita su alcuni principi base: gli spazi verdi di relazione; il disegno dei volumi basato su strati orizzontali; la gerarchia degli elementi architettonici identificati con una precisa tabella cromatica. Le continue esigenze di modifica ed ampliamento richieste dal Committente, naturale fenomeno di ogni sito produttivo, ci hanno indotto ad attivare un processo progettuale basato sul continuo confronto con l’esistente attingendo da quest’ultimo le linee guida per definire nuove forme e nuove funzioni. Abbiamo dapprima iniziato a riprogettare alcuni spazi interni non più funzionali lavorando su un costante confronto con l’oggetto progettato e costruito nel 1968 secondo logiche di dialogo tra contemporaneità ed abilità artigianale; poi abbiamo proseguito proponendo nuovi volumi: l’area ecologica, la rinnovata hall di ingresso, il nuovo magazzino della ghisa, l’ampliamento dell’ingegneria e del volume di Ricerca e Sviluppo, l’adeguamento sismico di parte della palazzina uffici. Il processo è in continua evoluzione e quindi già oggi stiamo affrontando nuove tematiche di progetto legate allo sviluppo futuro dell’azienda.
Abbiamo perciò pensato di chiamare quest’esperienza “La fabbrica della fabbrica”.